Frequently Asked Questions

Perchè è nata questa pagina?

La richiesta dei fan della saga MULTIVERSE era così elevata che è diventato indispensabile creare uno spazio online dove chiunque potesse avvicinarsi e approfondire l’argomento.

Come nasce l’idea di “MULTIVERSE”?

“MULTIVERSE” ha origine nel suo primo libro, scritto di getto da Nino Dello Buono. La sua opera iniziale conteneva una vasta ricchezza di conoscenze e narrazioni, tanto da ispirare l’autore ad esplorare ulteriori temi e approfondire i personaggi della sua storia. La necessità di espandere il multiverso narrativo è la forza trainante dietro la concezione della saga così come la conosciamo.

In questa saga si parla di metaverso?

Assolutamente no. È importante ribadire anche che il metaverso e il multiverso sono concetti completamente diversi tra di loro, che suonano soltanto simili. Il primo è uno spazio virtuale di proprietà di Meta, il secondo è un’applicazione della teoria a molti mondi della meccanica quantistica, ossia una delle branche della fisica.


Da qui in avanti, abbiamo riportato alcune domande che abbiamo fatto all’autore della saga, Nino Dello Buono.

Come mai il primo capitolo di “Il Creatore gioca a dadi” è così diverso dal resto del libro?

Il primo capitolo di “Il Creatore gioca a dadi” è diverso dal resto perché è la descrizione di un incubo ricorrente che ho fatto ogni notte per circa sei o sette mesi nel lontano 2019. Ho pensato che metterlo per iscritto potesse essere qualcosa di interessante e, così facendo, è nata la mia passione per la scrittura. E’ diverso perché, mentre il resto del libro me lo sono immaginato, il primo capitolo l’ho vissuto di persona in un certo senso.

Tutte le teorie scientifiche esposte in “Il Creatore gioca a dadi” sono scientificamente verificabili?

Ogni teoria scientifica menzionata nel libro è parte della scienza attuale. Ogni teoria che ho incluso nel romanzo è stata pensata da persone ben più competenti di me in ambito accademico e ho tentato di spiegarla a modo mio per dare un pretesto ad aspetti della narrazione che mi sembravano un po’ scarni. Nel caso in cui, però, la fisica non può essere usata, come nel caso della spiegazione dell’anima, ho semplicemente ripreso aspetti di cose che mi interessano su Internet arricchendoli con pezzettini di filosofia e qualche mio pensiero. Ad esempio, il pezzo in cui Science spiega come viene composta l’anima è semplicemente una descrizione di una mia “teoria” sul come la personalità delle persone possa essere scomposta.

Secondo te i viaggi interstellari come intesi in “Il Creatore gioca a dadi” esisteranno in futuro?

Se non ci estinguiamo prima, la vedo difficile ma non impossibile. L’ingegno umano è sempre stato pessimo nella previsione del futuro, quindi a tutti coloro che dicono “La velocità della luce non può essere superata” io rispondo con questo aneddoto. Il 10 dicembre 1903, il New York Times sostenne che, per costruire macchine più pesanti dell’aria ma in grado di volare, ci sarebbero voluti dai centomila al milione di anni. Una settimana dopo, i fratelli Wright fecero volare per la prima volta un aeroplano. Mai dire mai, è possibile che il motore di Alcubierre che ho menzionato nel libro possa essere una realtà in un futuro più o meno prossimo.

Fisica, filosofia ed etica. Come mai le fai convivere nel libro?

Sono cose che mi hanno sempre suscitato un certo interesse e, di conseguenza, non potevo non mettere queste tre branche del sapere umano nel mio libro. Convivono nella mia testa assieme all’astronomia e a tutto ciò che attrae la mia attenzione, quindi perché non nel libro?

I dialoghi tra due soggetti geneticamente identici ma che hanno avuto esperienze diverse sono interessanti. Pensi che nei prossimi libri ti soffermerai di più nello scrutare il pensiero e come viene influenzato?

Più che “geneticamente identici” userei la parola doppelgänger, le ultime scoperte in biologia ci dicono che anche le nostre esperienze influenzano il nostro genoma. Ad ogni modo, la risposta è sì, ho intenzione di analizzare in modo più dettagliato ciò che passa per la testa dei miei personaggi nei prossimi capitoli della saga. Ho intenzione di mostrare ancora meglio come, per citare Red nella discussione con Outer, “un’inezia successa chissà dove e chissà quando”, se avviene nel punto giusto al momento giusto, può propagarsi grazie all’effetto farfalla e fare una differenza notevole.

“Il Creatore gioca a dadi” è ambientato ai nostri giorni, qualche anno nel futuro. Pensi che quello che descrivi possa davvero accadere nei prossimi anni o è solo la scelta di un periodo credibile?

Dipende di quale universo si sta parlando. Ognuno può trovare la propria interpretazione del futuro da qui al 2024 in questo o quell’universo. Chi si rivede nell’ambientalismo idealizza che il futuro prossimo possa somigliare all’U3945, mentre ha l’U23 chi crede che siano le correnti più catastrofiste ad essere corrette. Io, personalmente, tifo per l’U9… anche se, per come si stanno mettendo le cose, ci stiamo avvicinando a qualche linea temporale seriamente distopica.